La libreria di piazza delle Erbe - Recensione





SCHEDA DEL LIBRO

TITOLO: La libreria di piazza delle Erbe
AUTORE/AUTRICE: Eric de Kermel
EDITORE: Newton Compton Editori
PAGINE: 256
GENERE: Narrativa - Romance 
PREZZO: eBook € 4,99- Copertina rigida  10,00 
FORMATO: Cartaceo - eBook
DATA DI USCITA: Settembre 2017
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Appena Nathalie ha messo piede a Uzès, un piccolo borgo turistico nel Sud della Francia, si è subito innamorata del luogo. La vecchia cattedrale, il castello, le piazze inondate di sole e soprattutto la gente, accogliente e ospitale. E quando ha visto il cartello “vendesi” sulla libreria della piazza centrale, non ha resistito e ha deciso di cambiare vita trasferendosi lì. Così, in breve tempo, la sua libreria è diventata un punto di riferimento per gli abitanti, e Nathalie ha assunto il ruolo di confidente, guida e mediatrice per tutti coloro che vanno a trovarla per una chiacchiera o un consiglio. Da Cloé, un’adolescente in conflitto con la madre, a Bastien, che è alla ricerca del padre, passando per Tarik, il soldato rimasto cieco in guerra, e molti altri ancora. Un buon libro è un rimedio per molti mali, e per ciascuno di loro Nathalie conosce il libro giusto...

Uzès non è certo una cittadina all’avanguardia. La popolazione pressoché esigua, gli stretti vicoletti, nonché le antiche origini date dalle mura che avvolgono la città, fanno sì che essa possa essere considerata un vero e proprio borghetto antico.



 "Uzès è un bel posto per stringere nuove amicizie, perché la gente non viene qui per farsi vedere, ma per trovare più calma e profondità. Non è una zona mondana. "


Un “paesino” dalle antiche usanze, dotato di persone un po’ alla vecchia maniera e di pochi negozi ben assortiti. Esatto, pochi negozi. È questo il motivo che porta la nostra Nathalie ad acquistare la proprietà di un vecchio negozio di libri in vendita. Una donna di mezza età appena trasferita ad Uzès e poco soddisfatta del proprio lavoro di insegnante. Nathalie è senza dubbio una persona dalla mente molto aperta, cosa poco comune in un paesello prettamente legato all’attività di campagna. A suo parere Uzès ha decisamente bisogno di un libraio. Una persona che possa solleticare le curiosità nascoste degli abitanti e che li possa portare verso nuove scelte di vita anche solo grazie ad un consiglio di lettura.
Le voci corrono e in poco tempo tutti conoscono la Libreria situata in piazza delle Erbe. Più passa il tempo e più Nathalie sembrerebbe dimostrarsi una vera e propria terapeuta grazie anche alle sue capacità psicologiche che la portano a capire i bisogni o le intenzioni nascoste all’interno del cuore delle persone. Essa è fermamente convinta che esiste un libro creato per ogni tipo  di persona.

"I libri hanno braccia lunghe che si spalancano con le pagine. Accolgono gli occhi che si posano su di loro. Durante la lettura adottano le mani che li afferrano, tozze, callose, o curate, morbide, pallide, scure, giovani o rugose che siano."



È grazie a lei se molti abitanti riescono a cambiare la loro strada: una ragazza troppo timida ed introversa, un ex soldato di guerra in stato comatoso, una donna inconsapevolmente incinta, un ragazzo alla ricerca del padre, un avventuriero, una donna che non riesce ad accettare i segni dell’età e tante altre anime insoddisfatte. C’è almeno un libro pronto ad accogliere il cuore di ognuno di noi.

“Se incrociamo la traiettoria di un libro significa che abbiamo un appuntamento. Che è arrivata l’ora dell’incontro. Quando parliamo di un libro non parliamo soltanto di cosa abbiamo letto ma anche di noi stessi.”

Come ho detto, “C’è almeno un libro pronto ad accogliere il cuore di ognuno di noi”, stessa cosa vale per Nathalie ovviamente. È proprio quando suo marito le regala un dipinto raffigurante un albero stracolmo di libri che Nathalie decide di adottare questa “terapia” per gli altri. Ogni fronda racchiude un gioiellino, una sfumatura del suo essere, ben visibile o molto nascosta. Questo è l’albero di Nathalie, il sapere che rappresenta Nathalie. Perché è proprio grazie al regalo del marito che la donna scopre quanto sia importante leggere e farsi cullare dal sapere. Dal sapere della vita e dalle esperienze narrate. Il percorso di crescita quindi non interessa solo i suoi clienti,  ma anche Nathalie. Di volta in volta una mano si posa su quelle pagine e nasce così una nuova consapevolezza.



"Dimmi cosa leggi e ti dirò chi sei. In effetti quell’albero di libri riflette la mia interiorità. Chiunque lo vedesse si farebbe subito l’idea di chi sono, di che cosa cerco. "

Un libro sulla scia di Chocolat che non può non emozionarvi e rilassarvi nello stesso momento. Un libro adatto a tutti i lettori e non solo, anche a chi non è un grande appassionato. È impossibile allontanarsi dal mondo della lettura dopo aver terminato questo libro. Perché ricordiamo, esiste almeno un libro adatto ad ognuno di noi.



Una piacevole scoperta. Considero questo romanzo molto differente da quelli che ho letto fino ad oggi e mi ha fatto molto riflettere. Inizialmente credevo che le dinamiche legate ad esso fossero leggermente più romanzate e narrative. Invece si è dimostrato essere come una sorta di manuale costituito da piccole storie, da piccole emozioni e da piccole storie di vita. Una vera e propria chicca nel suo genere.
I capitoli sono stati imbastiti a mo’ di “storia del giorno” e quindi il loro susseguirsi può considerarsi quasi del tutto casuale. Se non per il fatto che durante questi capitoli avviene una piccola crescita quasi impercettibile legata anche alla protagonista.
Ho amato il senso metaforico legato all’albero pieno zeppo di libri che risulta essere la radice portante del concetto di fondo che compone tutto il romanzo. Trovo inoltre che sia vero, ognuno di noi si compone di mille sfumature e per ogni sfumatura c’è una storia da approfondire.


"Dimmi cosa leggi e ti dirò chi sei. "



Ho notato una certa similitudine col famoso romanzo Chocolat di Joanne Harris per quanto riguarda i consigli che un’esperta del mestiere può dare agli abitanti di un piccolo paese dalla mente pressoché chiusa. La cosa non può non aver risvegliato in me dolci ricordi sopiti. Tuttavia in questo vecchio romanzo era presente anche una forte narrazione di fondo tra i personaggi principali, cosa che qui non viene evidenziata. Probabilmente l’unica nota negativa a livello soggettivo che posso porre di fronte a La libreria di piazza delle Erbe è proprio questa. Devo però spezzare una lancia a favore di questo libro, perché la carica emotiva è comunque presente, visto che le storie legate ad ogni singolo cliente sono molto delicate ed emozionanti. Tuttavia manca quella marcia in più data dalla curiosità che accompagna il lettore fino alla fine. Il fatto che questo libro non punti tanto su questo lato della narrazione viene dato dal fatto che sono altre le cose importanti: la sua semplicità, i temi delicati che fanno da lezione e l’ambiente circostante. Che dire, ho semplicemente amato il clima che si respira nella piccola cittadina remota di Uzès.

With love,




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