TITOLO: 1/100.000
TITOLO ORIGINALE: 10-manbun no 1
AUTORE/AUTRICE: Kaho Miyasaka
EDITORE: Panini Comics - Planet Shojo
GENERE: Shojo
EDITORE: Panini Comics - Planet Shojo
GENERE: Shojo
PREZZO: € 4,50
NUMERI IN GIAPPONE: 5 in corso
NUMERI IN ITALIA: 1 in corso
NUMERI IN ITALIA: 1 in corso
UNA STORIA D’AMORE SOSPESA TRA FAVOLA E ABISSO!
Uno su centomila. Sono le probabilità di trovare l’anima gemella. Di vivere
l’amore più dolce e crudele. Nel suo nuovo manga Kaho Miyasaka, già nota in
Italia per varie opere, tra cui Il filo rosso, mette in scena una vicenda che
ci farà sorridere e sospirare.
Rino Sakuragi è la protagonista di questo
manga. Una ragazza che avevamo già incontrato precedentemente in un’altra opera
di Kaho Miyasaka come personaggio secondario. Sto parlando de Il filo rosso, l’ultima
opera pubblicata in Italia di questa autrice. Qui Rino era accompagnata da un altro personaggio
meno importante, ovvero il bellissimo Ren Kiritani. A quanto pare l’autrice
adesso ha deciso di dare più spazio a Ren e Rino in una nuova opera, vale a
dire: 1/100000.
Rino è spaventata dall’amore perché in passato
è stata ferita gravemente da altri ragazzi. Uno dei motivi per cui ha sofferto
sono legati alle cicatrici che si trovano sulle gambe e che tenta di nasconde
prontamente con la gonna. Cosa che ha dato modo a molti ragazzi di bullizzarla
in passato.
Nonostante le sue paure, Rino si innamora
segretamente di un bellissimo ragazzo conosciuto tramite il fidanzato della sua
inseparabile amica Chihiro. Stiamo parlando di Ren Kiritani.
La dolce fanciulla cerca in ogni modo di
allontanarsi da questo ragazzo nonostante i suoi sentimenti. Ci riesce però con
scarsi risultati perché Ren sta cominciando a diventare una vera e propria
ventosa verso di lei. Ren infatti fa di tutto per incontrarla, attaccare
bottone e cercare di aprirle il cuore. La schiettezza di Ren alla fine riesce ad addolcire lo scudo di pietra di Rino. La
protagonista cede in un pianto liberatorio tra le braccia del suo amato.
Ebbene, non trovate strano che già dal primo
numero i due protagonisti riescano ad abbattere le barriere e a fidanzarsi?
Ovviamente sta per accadere qualcos’altro, qualcosa di molto tenace e difficile
da sbrigliare. Le premesse sanciscono infatti uno shojo manga legato al dolore che
può arrecare una grande malattia.
Ho voluto “premiare” questo nuovo manga di Kaho
Miyasaka valutandolo con tre stelline. Perché
dico così? Perché le opere precedenti di questa autrice, in particolare l’ultima,
le ho trovate assolutamente deludenti. Solo la prima opera pubblicata in Italia
di questa Mangaka aveva soddisfatto le mie aspettative, ovvero Lui il primo
amore. Le successive si sono dimostrate un susseguirsi di disastri. Dalle prime
impressioni, questo nuovo manga sembra voler denotare un forte cambiamento da
parte della Mangaka che sta cercando di portare la trama su nuovi orizzonti pressoché
delicati e difficili da affrontare, ma sicuramente emergenti.
Il tema della malattia, citata solo a fine
volume mi ha davvero spiazzata. Lo ammetto, non me lo sarei aspettato.
Probabilmente se avessi saputo dal principio che questo manga avrebbe pizzicato
queste delicatissime note musicali, che se non suonate a dovere, possono solo
stridere, avrei letto con più passione tutto il primo tankobon. Non mi
aspettavo niente di nuovo, niente di meglio, soprattutto dopo aver scoperto che
i protagonisti principali della serie sono quelli di contorno della sua ultima
opera.
Ora posso dire che questo primo numero è stato
puramente un incipit della vera trama di fondo che si cela dietro le solite storie
d’amore che solitamente la Sakisaka racconta con una discreta dose di
freddezza. Il cambiamento però è alle porte.
Non ho osato regalare a questo manga più
stelline solamente perché ho paura di come possa continuare. Spero con tutto il
cuore che i prossimi numeri non mi deludano, per adesso posso dire che l’inizio
sembra promettere bene.
Che dire? Ho adorato Ren. È semplicemente
bellissimo, molto di più dei precedenti protagonisti maschili delle altre
opere. (Secondo i miei gusti ovviamente!) Ren oltretutto è deciso, schivo e
vuole andare dritto al sodo, ma con una buona dose di dolcezza. La stessa cosa
non si può certo dire della protagonista, visto che si presenta come la solita
ingenua che cade perennemente dalle nuvole. I personaggi di contorno, che nell’opera
precedente erano protagonisti, li ho trovati alquanto fastidiosi, forse perché ne
Il filo rosso li ho semplicemente odiati per il loro scarso spessore.
I disegni della Sakisaka sono sempre quelli,
molto belli, ma a mio parere un po troppo distaccati, freddi. Cosa che se non
stessimo parlando di uno shojo manga, non verrebbe vista come un difetto. Ma
ahimè, la Mangaka tenta a tutti i costi di far apparire le sue opere come degli
OTTIMI prodotti catalogati come shojo manga. A mio parere il risultato finale lascia solo scarsi risultati.
With love,